«Il mistero che la Santa Madre Chiesa oggi rappresenta basterebbe
ad abbassare la più alta superbia, la più presuntuosa alterigia del mondo, basterebbe
a spezzare un cuore di macigno, al solo pensiero che il nostro amato Sposo si umiliò
a lavare i piedi agli Apostoli. E Pietro, che conobbe la Divinità, fece
resistenza non volendoseli far lavare. Aveva ben ragione Pietro di ripugnare, conoscendo
che era Iddio vivo e vero, e poi lo vedeva umiliato ai suoi piedi per
lavarglieli con tanta carità, con tanto amore e con tanta umiltà. Si umiliò un
Dio ai piedi degli Apostoli! E anche ai piedi di Giuda, dove con molto pianto li
strinse, li baciò ed ivi si fermò stringendoli più teneramente; e con gli occhi
suoi lo guardava sperando che si addolcisse. Ma Giuda, ostinato, non ne volle
far niente (…).
Forse questa mattina qualcuna di noi è stata come Giuda
traditore, poiché, avendo ricevuto lo Sposo sacramentalmente, l’ha discacciato
dall’anima sua per un pensiero, per un capriccio, per una soddisfazione, per un
affetto, per una bugia, per un atto d’amor proprio, per una parola? Hai tradito
come Giuda lo Sposo, il quale con tanta carità è venuto all’anima tua a curarti
le lividure, a sanarti le piaghe, ti ha guardato con gli occhi suoi pietosi e
non ti sei impietosita, ti ha cibato di se stesso e non ti sei saziata? Corri,
corri ai piedi del Calvario, vedile in croce che ancora ti vuole, ti chiama e
ti brama, altrimenti ti avverrà quello avvenne a Giuda. “Va’!”, ti ha detto
questa mattina lo Sposo, “esegui quel tradimento! va’, esegui quel peccato! che
io sono pronto a patire mille croci e mille pene per amor tuo. Eccomi ai tuoi
piedi umiliato! Fa’ quello vuoi che io sono qui per soffrire di nuovo la morte».
(Dai Sermoni della Ven. Rosa Maria Serio)
(Dai Sermoni della Ven. Rosa Maria Serio)