I
carmelitani di Ostuni ebbero stretti contatti con la famiglia Serio e, in
particolare, con Rosa Maria. L'ultima sorella della venerabile, infatti, visse
per anni come monaca di casa vestendo l'abito del Carmine che dovette ricevere
dai frati. Il fratello Luigi, invece, aveva diverse proprietà terriere
confinanti con quelle dei carmelitani.
Quando
le carmelitane di Fasano si trasferirono dal loro conservatorio nel nuovo
monastero, divenendo monache dell'Ordine Carmelitano, un frate del convento di
Ostuni tenne un discorso nella chiesa matrice fasanese. E' certo, poi, che un
tale padre Protentino, anche lui del convento ostunese, era in stretto contatto
con la madre Rosa Maria, consultandola spesso su come dovesse agire. Alla morte
della venerabile, le monache conservavano ancora una cassetta con le lettere
del carmelitano alla madre, lettere che, purtroppo, sono andate smarrite.
Contrariamente
a quanto qualcuno sostiene, a quei tempi c'erano contatti tra l'Ordine maschile
e le monache. E Rosa Maria conobbe e strinse relazioni con alcuni suoi
confratelli carmelitani.