6 agosto 1674
Ostuni - città natale |
Romana nasce il giorno della festa
della Trasfigurazione, nella città di Ostuni, in Puglia, da Antonio Serio, medico, originario di Campi Salentina, e da
Francesca Spennati, ostunese. E’ la seconda di sette sorelle, tre delle quali
saranno carmelitane come lei a Fasano: suor Michela di S. Francesco
(Maddalena), suor Maria
Benedetta dello Spirito Santo (Grazia) e suor Maria Michele della
SS. Trinità (Cherubina Teresa). Le altre tre sorelle entreranno tra le benedettine: due a Oria e una a Ostuni. I due fratelli sono: don Marc’Antonio, canonico della cattedrale di Ostuni, e Luigi, medico.
15 maggio 1682
Riceve la cresima.
1 ottobre 1690
La prima domenica di ottobre, dedicata alla Madonna del
Rosario, Romana entra nel Conservatorio di San Giuseppe, a Fasano, e riceve il
nome di suor Rosa Maria. La comunità era sorta nove anni prima, il 29 novembre 1681,
da un gruppo di terziarie carmelitane scalze, guidato da suor Cherubina di San
Giuseppe (Anna Maria Semeraro) e da tre sue sorelle. Ben presto si aggiunsero
altre terziarie, tra cui le sorelle d’Itta y Loyo, suor Maria Vittoria di S.
Pietro e suor Maria Battista della Passione, che offrirono la loro casa per
potersi radunare e condurre vita comune.
3 maggio 1694
Essendo arrivate al numero di 31, le
carmelitane si trasferiscono in un edificio più grande, dopo aver ottenuto da
papa Innocenzo XII il riconoscimento del loro Conservatorio come Monastero, ma ancora senza clausura. Inoltre, passano dalle Costituzioni di S. Teresa a quelle di
S. Maria
Maddalena de’ Pazzi che consentivano più di 21 monache. In questo
modo, entrano a far parte dell’Ordine Carmelitano dell'antica osservanza, sotto la giurisdizione dell'ordinario locale.
Fasano - chiesa dell'ex monastero |
30 maggio
1694
Nel festa della Pentecoste, mentre
riceve la comunione, lo Spirito Santo si
manifesta visibilmente sul capo di Rosa Maria attraverso un globo di fuoco. Per
sette anni consecutivi la venerabile riceverà lo Spirito sotto forma di fuoco,
anche se non mancheranno, a distanza di anni, altre manifestazioni simili.
1697
Le viene affidato l'uffico di rotara (portinaia) e procuratrice (economa).
20 febbraio 1698
Dopo aver risolto alcune
controversie con l’Ordine di Malta circa la proprietà del monastero e
l’amministrazione delle doti, Innocenzo XII concede il breve con il quale
chiede al Vescovo di Ostuni di stabilire la clausura ed erigere definitivamente
il Monastero sotto la Regola e l’Ordine Carmelitano, secondo gli usi e le
Costituzioni del Monastero di S. Maria Maddalena de’ Pazzi di Firenze. Mons.
Benedetto Melazzi, vescovo di Ostuni, esegue il breve pontificio il 12 aprile e le monache iniziano
il noviziato prima della professione solenne.
25 maggio
1699
Nella festa di S. Maria Maddalena de’ Pazzi, insieme alle altre monache, emette la sua professione solenne nell'Ordine Carmelitano dell'antica osservanza.
1700
Viene nominata infermiera.
9 aprile 1700
Riceve il
dono delle stimmate invisibili fino a quando, dopo sette anni, diventeranno
visibili. Ogni anno in Quaresima, particolarmente
il venerdì santo, rivive la Passione del Signore.
Luglio 1701
Viene nominata maestra delle novizie.
8 settembre 1704
Rosa Maria è eletta priora per la
prima volta e continuerà ad essere rieletta a questo ufficio fino all’8 maggio
1722.
22 aprile 1707
Riceve il dono delle stimmate visibili.
9 Maggio 1726
Rosa Maria muore dopo una lunga e
grave malattia iniziata a dicembre del 1723. Al momento della morte e dopo si
registrano, per la sua intercessione, diversi miracoli, come erano già accaduti
mentre era in vita.
1728
La fama di santità, che circonda Rosa
Maria, spinge i familiari e le sue consorelle a sollecitare il Postulatore dei
Carmelitani, p. Serafino Potenza, di richiedere l’apertura del Processo di
beatificazione.
1738
Viene pubblicata la prima biografia di Rosa Maria, scritta dal gesuita Giuseppe Gentili, su mandato del Postulatore. Essa verrà
ristampata più volte e tradotta in altre lingue.
9 dicembre 1745
Le sorelle Serio, suor Maria
Benedetta e suor Michela vengono trasferite forzatamente tra le Clarisse di
Noci durante la seconda visita apostolica, voluta dalla Santa Sede, a seguito
di alcuni conflitti interni al monastero. Attraverso l’appoggio di alcuni alti
prelati, ostili alla famiglia Serio, iniziano a diffondersi gravi calunnie su
Rosa Maria.
14 agosto 1746
La situazione di profonda confusione
spinge papa Bendetto XIV a bloccare il Processo della Venerabile. P. Potenza riferisce
nel suo Memoriale che "la
diffamazione della Venerabile fu fomentata da un ceto di uomini molto
accreditati... tra cui alcuni della Missione [Lazzaristi]”; e risponde
all’accusa infondata dei suoi avversari secondo cui “i miei Religiosi [i Carmelitani], non solo
l'hanno diffusa, ma cooperato al contrario (...); che la Religione del Carmine
non solo non si è messa a difenderla, ma c'è stato chi abbia fatti passi per
gli avversari come essi stessi lo documentano".
Alla fine
del ‘700 e agli inizi del ‘900 l’Ordine Carmelitano, attraverso i suoi
postulatori, tenta di chiedere la riapertura del processo. La stessa cosa farà
la Conferenza Episcopale Pugliese nel 1927. All’inizio del secondo decennio del
2000 la Postulazione Generale dei Carmelitani ha nuovamente sollecitato il Vaticano di
togliere il reponatur dal processo
della Venerabile Rosa Maria.
Mario Alfarano